Com’è strano coltivare il mare

Questo non è un travel blog (perché non ne ho il tempo né i soldi), ma recentemente sono stata in un bellissimo paese, quindi ho deciso che ne parlerò un po’: il Vietnam!

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Il tempio alla Linh Ung Pagoda a Danang

Io mi vanto di avere una buona cultura di base, ma la geografia è veramente il mio tallone d’Achille (una volta eravamo in giro in Calabria in macchina e io ho detto: “Ah, ma quindi qui siamo dietro Varese!” … ), e conosco solo i posti in cui sono stata perché, mentre sono in viaggio, mi piace studiare un po’ il luogo.
Quindi ecco cosa ho imparato in Vietnam!
Il Vietnam ha 98 milioni di abitanti (l’Italia ne ha 60, per paragone). Io credevo fosse un paesino e invece è affollatissimo, soprattutto le grandi città!
Tutti e 98 i suddetti abitanti vanno in motorino a quattro o almeno a tre, tanto son piccolini e c’entrano bene. Nonostante questo, ci sono più motorini che persone. Ci sono miliardi di motorini.
I suddetti motorini hanno un codice della strada molto particolare. Semafori, sensi di marcia e precedenze non esistono, in Vietnam. Ognuno va per la sua strada dove deve andare. C’è da dire però che vanno tutti pianissimo, tipo a 20 km/h, quindi è raro che si piglino fra di loro. Se sulla tua strada trovi qualcuno che va in direzione ostinata e contraria, basta scansarlo, è facile.
Si potrebbe pensare che passino quindi il loro tempo su due ruote a insultarsi, dal momento che farsi strada è così complicato, e invece no. Non litigano mai e non si lanciano mai insulti, come potremmo fare noi, si scansano e via, ognuno per sé. Quindi, tutto sommato, guidare in Vietnam è piacevole e rilassante. Noi abbiamo girato in motorino dappertutto, tranne ad Hanoi, che trovo veramente troppo affollata e forse un po’ pericolosa per chi non è abituato.
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Motorini ad Hanoi

Politicamente, il Vietnam è una Repubblica Socialista dal 1975, quando è finita la guerra del Vietnam (che loro, giustamente, chiamano la guerra americana). Il Vietnam è un paese che è stato in guerra per anni, coi francesi, coi cinesi, coi giapponesi, con gli USA, poi con la Cambogia e così via. Sono stati in guerra così a lungo che alcune persone sono nate, vissute e morte in età avanzata conoscendo solo la guerra. Questo è veramente molto triste. Attualmente è un paese in pace, molto sicuro, facilissimo da girare anche come Solo Traveler e anche come donna, organizzatissimo per il turismo.
Il Vietnam è il secondo produttore di caffè al mondo, dopo la Colombia. Il caffè è buonissimo, sa di cacao e nocciole ed è quasi un espresso. Quello tradizionale è fatto per filtrazione con un cosino di acciaio che somiglia alla vecchia caffettiera italian. Bisogna sedersi e berselo con calma in una ventina di minuti ma ne vale la pena!
Il riso è una pianta e si presenta tipo un baccello che va sgranato. Io non avevo idee su questo, ma mi ha sorpreso. In qualche modo non mi sarei mai immaginata che i chicchi vanno recuperati uno a uno. E’ una pianta difficile e lunga da coltivare ed è una delle più coltivate al mondo.
Girare in bicicletta per le risaie è bellissimo.
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Le risaie a Sapa – uno dei posti più belli in assoluto che abbiamo visitato

La prima università in Vietnam è stata costruita nel 1070 dC dall’imperatore e serviva a fornire all’impero funzionari e persone di cultura per aiutare nel governo. L’imperatore organizzava esami locali, regionali e nazionali fino a decretare, ogni tre anni, dei vincitori assoluti che diventavano mandarini. Se andate ad Hanoi, dovete assolutamente visitare il Tempio della Letteratura e prendere l’audioguida, vi racconterà storie incredibili.
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Una classe di neo-diplomati festeggia al Tempio della Letteratura di Hanoi, la prima università del Vietnam

Il Vietnam ha una crescita annuale del PIL al 7-8%. Pensate un po’ a dove sta l’Italia, pensate ai noodles buonissimi, la zuppa Pho, i 30°C tutto l’anno, la gentilezza dei vietnamiti, e fate un po’ le vostre considerazioni. Il Vietnam è un paese bellissimo!
Il titolo è un verso della canzone “Saigon” di Francesco De Gregori. Le foto sono state scattate dalla Mezza Mela.